Alimenti & Gravidanza

Che cos'è la Salmonella

La Salmonella è un batterio che ha come habitat il tratto intestinale dell’uomo e degli animali e la sua diffusione nell’ambiente avviene attraverso le feci. Può contaminare l’acqua o gli alimenti raggiungendo cariche elevate. Se ingeriti, gli alimenti contaminati possono causare la salmonellosi.

I sintomi dell’infezione si manifestano come gastroenterite, diarrea, febbre e dolori addominali, solitamente ha un decorso benigno senza bisogno di assumere farmaci. Tuttavia nelle fasce di popolazione più sensibili come neonati, anziani e persone con sistema immunitario compromesso, i sintomi possono essere talmente debilitanti da richiedere il ricovero ospedaliero.

Se contratta durante la gravidanza, l’infezione può causare febbre, apporto di ossigeno ridotto alla placenta e alterazioni metaboliche che possono compromettere lo sviluppo del feto. Nei casi più gravi, può portare ad aborto o a parto prematuro.

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Come può avvenire l'infezione

La Salmonella infetta l’uomo principalmente per via alimentare, in seguito all’ingestione di alimenti contaminati in cui il batterio si è moltiplicato fino a raggiungere una carica infettante tale da scatenare la malattia.

L’alimento può essere contaminato in diversi modi:

  • perché deriva direttamente da animali infetti;
  • perché inquinato da soggetti infetti (portatori sani che non presentano i sintomi della malattia);
  • oppure ancora per cross-contaminazione da contatto fra alimenti crudi in cui è presente il batterio o utensili sporchi da cucina con alimenti pronti per il consumo.

Meno frequente è il caso in cui la salmonellosi si trasmette per contatto diretto con persone infette.

Di solito l’infezione si manifesta dopo circa 12-72 ore dall’ingestione dell’alimento contaminato ed ha un decorso che va dai 4 ai 7 giorni.

Diffusione

La salmonellosi è una malattia diffusa in tutto il mondo. Al contrario di ciò che si potrebbe pensare, non è una prerogativa soltanto dei paesi in cui le condizioni igienico-sanitarie sono carenti ma è invece tra le principali malattie alimentari dei paesi industrializzati.

In Europa l’applicazione negli allevamenti di strategie di controllo previste dalla normativa comunitaria, ha fatto sì che la malattia abbia subito un significativo declino. Tuttavia nel solo 2013 sono stati riportati 87.360 casi confermati.

In Italia tra il 2009 e il 2013 si è osservata una costante diminuzione del numero di casi di ricovero, che in media è stato registrato essere di 6 giorni. Tuttavia alcuni casi sono arrivati a comportare circa 250 giorni di ricovero per conseguenze dovute all’infezione.

Il numero di decessi per anno è oscillato tra le 40 e le 70 persone.

87360
casi in Europa nel 2013
6
giorni di ricovero in media
40-70
morti all'anno in Italia
tra il 2009 e il 2013
Uova
Carne e salumi

A quali alimenti fare attenzione

Gli alimenti che sono più spesso implicati in casi di salmonellosi sono:

  • le uova crude o poco cotte e prodotti derivati (maionese, tiramisù);
  • il latte crudo e i prodotti o i formaggi da esso derivati;
  • la carne cruda o poco cotta, specialmente quella di pollo e tacchino, gli insaccati freschi come le salsicce e gli stagionati come i salami di origine suina;
  • i frutti di mare.

Come ridurre il rischio di salmonellosi?

Purtroppo non è possibile riconoscere gli alimenti contaminati da microrganismi patogeni:
gli alimenti inquinati non presentano infatti alterazioni di colore, odore, aspetto o sapore.

Clicca sul bottone qui sotto per leggere le regole sugli alimenti da evitare e i comportamenti da adottare
per ridurre il rischio di contrarre malattie di origine microbiologica trasmesse dagli alimenti.