Alimenti & Gravidanza

Escherichia coli

altri rischi microbiologici

Che cos'è l'Escherichia coli

Escherichia coli ( E. coli ) è un microrganismo che ha tra i suoi habitat naturali il tratto gastrointestinale dell’uomo e degli animali a sangue caldo. Alcuni ceppi possono produrre una potente tossina e, se arrivano a contaminare gli alimenti, possono essere causa di gravi malattie nell’uomo.

Nella maggioranza dei soggetti una tossinfezione da E. coli può manifestarsi con sintomi quali: crampi addominali, gastroenterite, colite emorragica, febbre e diarrea, inizialmente acquosa e successivamente emorragica.

Nei soggetti debilitati le conseguenze potrebbero essere ancora più serie. In particolare nella donna in gravidanza può generare enterorragia, sindrome emolitica uremica, trombocitopenia, microangiopatia e anemia emolitica. Potrebbe esserci inoltre il rischio di morte del feto e aborto.

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alimentazione gravidanza rischio escherichia coli

Come può avvenire l'infezione

L’infezione si trasmette alle persone attraverso il consumo di acqua contaminata, il consumo o la manipolazione di cibi contaminati e tramite il contatto con animali infetti.

In caso di contatto molto stretto, potrebbe essere possibile anche la trasmissione oro-fecale tra le persone.

Il periodo di incubazione è di circa 3-4 giorni ma può variare dai 2 agli 8. Nei casi non complicati la malattia si risolve in modo spontaneo ed ha una durata compresa tra i 2 e i 4 giorni.

Diffusione

In Europa nel 2013 si sono registrati 6.043 casi. La proporzione degli ospedalizzati sui casi di E.coli è stata del 41,1% e con un numero di decessi pari a 13.

In Italia tra il 2009 e il 2013 si sono registrati in media circa 25 casi per anno, con 3 decessi relativi all’intero periodo.

La durata media del ricovero va dai 3 ai 7 giorni arrivando in alcuni casi anche a 70.

La fascia di popolazione con il maggior numero di ricoveri è quella dei bambini con meno di un anno d’età, seguita dai bambini tra 1 e 4 anni.

6.043
casi in Europa nel 2013
25
casi all'anno in media
tra il 2009 e il 2013 in Italia
Latte e formaggi
Salumi
Frutta e verdura

A quali alimenti fare attenzione

Gli alimenti che sono più spesso implicati in infezioni da E. coli sono:

  • il latte crudo e i prodotti o i formaggi da esso derivati;
  • la carne cruda o poco cotta in particolare quella macinata soprattutto se di specie bovina;
  • la frutta e la verdura fresca (soprattutto insalate, germogli, spinaci).

Particolare attenzione va data agli alimenti pronti per il consumo che possono essere soggetti a cross-contaminazione:

  • diretta, per contatto con altri alimenti che veicolano il patogeno (carne cruda, pesce crudo, frutta e verdura non lavate),
  • indiretta, per contatto con utensili o superfici di lavoro contaminate e non adeguatamente pulite.

Come ridurre il rischio di infezione da Escherichia coli?

Purtroppo non è possibile riconoscere gli alimenti contaminati da microrganismi patogeni:
gli alimenti inquinati non presentano infatti alterazioni di colore, odore, aspetto o sapore.

Clicca sul bottone qui sotto per leggere le regole sugli alimenti da evitare e i comportamenti da adottare
per ridurre il rischio di contrarre malattie di origine microbiologica trasmesse dagli alimenti.